Lassù qualcuno mi ama

https://lesfleursdumal2016.wordpress.com/2019/04/02/io-sono-la-divina-di-paola-tassinari-sensoinverso-edizioni-a-cura-di-alessandra-micheli/?fbclid=IwAR31PVJPgcPBQ_lgUFu81C19HM4bIFfssG1b1lBMmv0_Spf8RmprjUFJ55k

Qui sopra il link per accedere al blog di recensioni letterarie “Les fleurs du mal” di Alessandra Micheli che ha letto il mio ultimo romanzo “Io sono la divina” e ha scritto questa recensione meravigliosa su di me e il romanzo. Un dono prezioso che per me non ha prezzo. Non importa se nessun altro leggerà il romanzo, quello che ha scritto Alessandra vale per me l’essere nel top degli scrittori perché lei ha capito quanto amore vi ho riversato, ha compreso il testo anche nelle piccole sfumature… ho pianto per la commozione e vi confesso anche un segreto. Ieri avevo ricevuto brutte notizie ed ero molto addolorata e triste, ma abituata alle burrasche, mi sono detta, ringrazia il Signore lo stesso, Lui non ti deve mica nulla perché cerchi di essere corretta e buona e lo preghi, il tuo premio è appunto essere integra e giusta e poi mi sono detta domani sarà più bello di oggi. Stamattina mi sono alzata ho aperto la porta di casa e sul terrazzo c’era un gatto che mi ha strusciato le gambe. Tre anni fa in un trasloco per colpa mia ho perso il mio Tigre, il mio gatto, e ancora lo penso con rimpianto così trovarmi un gatto sul terrazzo è stato per me come ricevere una carezza. Poi ho acceso il telefonino e su Facebook c’era la recensione di Alessandra e allora ho iniziato a piangere, e non la finivo più perché pensavo che lassù da qualche parte c’è qualcuno che mi ama.

Io sono la divina di Paola Tassinari

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“Io sono la divina”, il titolo allude alla Divina Commedia, è un avvincente romanzo, un viaggio in luoghi reali, dalla assolta e misteriosa Francia meridionale, passando per la magia nera e bianca di  Torino, giungendo in Romagna fino a Ravenna luogo in cui Dante è spirato e sepolto… perché proprio a Ravenna? Un viaggio mentale in quanto la protagonista cercherà di svelare chi sia il Veltro e soprattutto la profezia collegata, che un’antica leggenda narra che si avvererà dopo 700 anni dalla morte di Dante, cioè ora, nei tempi attuali. Rosaspina, la protagonista, si chiama come la fanciulla della favola della “Bella addormentata”, in quanto al suo risveglio è collegata la fine del kaliyuga o età del ferro e il fiorire di un nuovo modo di pensare che porterà ad una nuova età dell’oro. In viaggio con una coppia di amici in un borgo nei Pirenei, Rosaspina è in cerca di ispirazione, che per lei significa farsi trasportare dal vento e andare dove la porta il caso… ma è veramente un caso? Seguendo le tracce profetiche dantesche riviste tramite le profezie di Nostradamus, Rosaspina giunge alla scoperta di una strana iscrizione che la porterà ad approfondimenti storici, cronaca recente, aneddoti, misteri, sincronie che si intrecciano e si uniscono per poi incastrarsi perfettamente tra loro, svelando ciò che sta dietro alla realtà.

Paola Tassinari scrittrice, pittrice, blogger ravennate. Ha pubblicato nel 2012 il romanzo storico Diana da Ghibullo, nel 2013 il romanzo La baldracca di Venezia, nel 2014 il romanzo Sono bruna e sono bella, con le Edizioni del Girasole. Nel 2015 il romanzo Ar’ var alda e la raccolta di poesie Arcana fese colpo, nel 2016 il romanzo Lo spaventapasseri con le Edizioni Sensoinverso, col quale ha conseguito il riconoscimento della critica al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti. Nel 2017 per le Edizioni Sensoinverso ha pubblicato il romanzo La santa allegrezza, premiato col Diploma di merito al Premio nazionale Albero Andronico XI edizione. Ha inoltre pubblicato il romanzo I viaggi di Gilles e la raccolta di favole Biocchi di cotone. Diversi suoi racconti e poesie hanno ottenuto dei riconoscimenti e sono pubblicati in antologie. Ha collaborato col quotidiano La Voce di Romagna e con i quotidiani on line Il Veliero e Ultima voce. Scrive di usi costumi e tradizioni della Romagna sul portale Nazione Futura. Sue favole sono edite sul sito Ti racconto una fiaba. I suoi lavori pittorici e digitali sono presenti in numerosi portali d’arte. E’ inscritta all’ AMA (Albo Mondiale Artisti) e inserita nel Movimento culturale “Cento Artisti per il Mondo”. Nel 2015 ha partecipato alla Biennale d’arte IAT (Italy Art Tokio). Nel 2016 ha aderito al progetto di Ellin Selae, rivista letteraria unica al mondo, con cui ha  pubblicato1000 mini-opere d’arte. Nel 2017 ha partecipato a Forte dei Marmi alla rassegna “Logos – Contemporary Art”  in mostra con artisti contemporanei a fianco opere di importanti maestri del ‘900 .

666 sconfitto dal 515… la Bestia sta per essere vinta dal Veltro, la profezia è già iniziata

Paola Tassinari, un romanzo, un viaggio misterioso e reale per scoprire il Veltro, tramite Dante e Nostradamus: la profezia dei 700 anni si avvera, tramite una lastra riscoperta nel 1975 a Torino… DXV “nel quale un cinquecento diece e cinque, messo di Dio” ma anche indicante dopo quanti anni si avvererà ovvero 500+ dieci decine+ cinque decine= 650 fra i 650/700 anni, in questo cinquantennio le condizioni cicliche/astrali saranno propizie perché torni l’età dell’oro occorre sono crederci e condividere… questa parola che divide il dolore e moltiplica la serenità… condividere è la parola del secondo Millennio… tutto questo in Io sono la divina

L’amore di Giulia in viaggio verso l’ignoto

20150320_123752-1-1Poco tempo fa, alla Fiera del libro della Romagna, tenutasi a Cesena,  Paola Tassinari ha presentato il suo ultimo romanzo, si intitola: “Ár var alda” (un amore fuori dal tempo) edizioni Sensoinverso . La trama: Giulia una giovane donna inquieta e curiosa, si mette in viaggio sola e con pochi soldi in tasca, incontrerà l’uomo della sua vita che la metterà in contatto con i misteri più strani ed estremi. Il romanzo continuerà con due viaggi, uno alla scoperta di luoghi, musei, persone reali, l’altro viaggio si snoderà fra i simboli della terra cava, le leggende, i miti antichi per arrivare a presenze irreali.”L’idea del libro – spiega l’autrice – è nata visitando il Museo archeologico di Sarsina. La galleria dei reperti l’avevo già vista altre volte ma mi era sfuggito, non lo avrei notato neanche questa volta, se qualcuno non mi avesse detto di guardare il simbolo della terra cava. Il lacerto di mosaico era là ben visibile, il globo terrestre con le entrate ai Poli e al posto del nucleo una cavità. Sin dai tempi antichi si sono ipotizzati territori sotterranei, Platone e la sua “caverna” per esempio e nel I secolo d. C., a Sarsina, qualcuno si era fatto fare un pavimento, nella sua villa, col simbolo della terra cava. Questa teoria ogni tanto si ripropone, il centro della terra sarebbe popolato di persone simili a noi ma più evoluti, discendenti degli antichi Giganti, questi ultimi sono raccontati in molti miti, anche nell’Odissea, Polifemo era un Gigante ad esempio. Uno dei primi che diede credito al concetto di terra cava è uno dei fondatori dell’astronomia moderna, Edmond Halley, conosciuto per aver scoperto la cometa che ha il suo nome. Nel 1864 Julio Verne  scrive il romanzo“Viaggio al centro della terra”. Anni dopo il maresciallo nazista Hermann Goering finanziò delle ricerche sugli ingressi dei Poli, indagini finite male, Hitler inviò i più fanatici sostenitori della terra cava nei campi di concentramento. Le entrate per la terra cava non sarebbero solo i Poli, ma anche i punti di incontro delle Ley Line (per la New age sono linee di energia che contornano la terra e che si focalizzano nei luoghi sacri, già dal tempo antico). Sarsina potrebbe essere una di queste entrate: il mosaico che raffigura la terra cava, la presenza delle Marmitte dei Giganti e infine il luogo sacro di San Vinicio che forse era un Druido. Si narra che i Druidi fossero i discendenti  degli Iperborei e questi dei Giganti”.

articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 13/04/2015    

SONO BRUNA E SONO BELLA

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Eleonora è una donna fragile che crede di essere forte, mette al primo posto la libertà, delusa dagli uomini in generale, pensa che il modo migliore sia quello di averli  solo come amici, suo scopo nella vita è avere misteri da risolvere, ciò le riempie il cuore e la mente. Luigi, dolce, tenero, ama sin da ragazzo Eleonora, ma lei gli preferì il suo amico fraterno perché più rude e più virile, il classico uomo che non deve chiedere mai. Eleonora pagò cara quella scelta, si ritrovò sola e con un’unica certezza mai e poi mai avrebbe rinunciato alla sua ritrovata libertà. Luigi sa bene questo quindi le sta vicino senza chiederle nulla, facendo la parte del suo menestrello, la vezzeggia, la riempie di complimenti, attenzioni ma soprattutto la fa ridere. Eleonora oltre che piena di dubbi ed incertezze  è anche molto inquieta, è attratta dal mistero, dall’invisibile.   Convince Luigi a partecipare alla sua nuova indagine che si riferisce alle Madonne nere. La storia corre parallela fra l’amore/amicizia di Luigi e Eleonora e le ricerche fra  Santi, Madonne, Templari, Alchimisti, mitologia celtica, greca e norrena, sino alla preistoria  in una bailamme del mistero più profondo, talmente a fondo che Eleonora quasi vaneggia. Eppure chi sarà più colpito dall’indagine esoterica sarà proprio Luigi che con un colpo di coda ben assestato farà rimpiangere e piangere tutte le lacrime all’amante della libertà. Eleonora vedrà vacillare la sua amata libertà si chiederà se per caso non abbia sbagliato tutto… ma sarà troppo tardi.