Il milanese Enrico Forlanini (1848/1930) è ricordato in particolare come inventore dell’aliscafo, ma fu anche un pioniere nell’ambito degli elicotteri, dei dirigibili e del volo in generale. Enrico si forma all’Accademia militare di Torino, nel 1870 viene destinato all’Officina del genio a Casale Monferrato dove costruisce    alcuni modelli di eliche per un elicottero. Dopo una serie di prove, trasferisce il suo elicottero a Milano dove compie nell’agosto  del 1877 un test pubblico perfettamente riuscito, il velivolo si innalzò di tredici metri circa nei giardini pubblici di Milano. I giornali dell’epoca definirono l’elicottero come: “la prima macchina più pesante dell’aria che si sia sollevata dal suolo con mezzi propri, il primo tipo di elicottero che sia stato costruito”. Date le dimissioni dall’esercito, Forlanini si trasferisce a Forlì, avendo trovato impiego come direttore tecnico allo Stabilimento Gazogeno Fonderie Meccanica, fondato nel 1863 a Forlì. L’industria era all’epoca l’unico grande impianto metallurgico nella tratta Bologna/Ancona. La fabbrica iniziò poi anche a produrre gas di litantrace, utilizzato per l’illuminazione cittadina, e per i palazzi nobiliari che se lo potevano permettere, grazie ad un contratto con il Municipio di Forlì, anche se dal 1904 l’Amministrazione decise di passare alla municipalizzazione. Enrico introdusse vari macchinari innovativi, lavorò alla fabbrica per molti anni fino a diventarne proprietario nel 1895. Nel 1897 si trasferì a Milano trasferendovi anche la direzione dell’azienda. Nel 1878 aveva sposato, sempre a Forlì, la maestra elementare Angiolina Turchi. Nel suo periodo forlivese s’interessò al volo di modelli di aereo a cui forniva propulsione per mezzo di razzi. Nei primi del Novecento realizzò anche un aliante biplano. Nel 1909 completò la costruzione del primo dirigibile che battezzò “Leonardo da Vinci”. I dirigibili furono acquistati dal governo britannico, dal Regio Esercito e dalla Regia Marina italiana. L’aeronave Leonardo da Vinci compì il suo primo volo a Milano nel 1909. Enrico non poteva che chiamarlo così il suo dirigibile. Egli fu un grande studioso dei progetti leonardeschi, e come Leonardo aveva il volo nel sangue. Forlanini tuttavia esprime tutto il suo genio con la più grande delle sue invenzioni: l’idroplano, l’antesignano dell’aliscafo.

immagine: Enrico Forlanini

articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 03/08/2015