COSI’ CLODOVEO EBBE IL CALICE

Palazzo di Teoderico mosaici di Sant'Apollinare Nuovo

Ricimero o Recimero, è stato un politico e generale goto, di fede ariana, dell’Impero romano d’Occidente, effettivo detentore del potere dal 460 fino alla sua morte, che avvenne nel 472. Ricimero era un comandate di Ezio, così come lo era il suo amico Maggioriano, che divenne imperatore e che Ricimero uccise a Tortona in provincia di Alessandria. Secondo la leggenda, a Tortona, la chiesa di San Matteo, identificata come il Mausoleo di Maggioriano, avrebbe custodito il Graal, con tre doni: il corpo, il sangue e lo spirito. Da questa leggenda deriverebbe il famoso motto: “Pro tribus donis similis Terdona leonis” (in virtù dei tre doni Terdona è simile al leone, dove Terdona è il vecchio nome della città). Ciò significa che era ancora viva l’idea di unificare i barbari coi romani e l’arianesimo col cattolicesimo. Verosimilmente il Graal sarà poi transitato verso Ravenna con Odoacre, che depone l’ultimo imperatore Romolo Augustolo e che divenne re d’Italia nel 476.Odoacre pur professando fede ariana, non interferì quasi mai negli affari della Chiesa cattolica di Roma. Nel 488 il re ostrogoto Teoderico fu incaricato da Zenone di invadere l’Italia e deporre Odoacre. Gli ostrogoti invasero la penisola nel 489 ed entro un anno posero sotto il loro controllo gran parte dell’Italia, costringendo Odoacre ad asserragliarsi nella capitale Ravenna. La città, dopo un lungo assedio, si arrese, Teoderico invitò Odoacre ad un banchetto per sancire la pace fra i due sovrani, ma lo uccise nel corso dello stesso. Il Graal ipoteticamente è ancora a Ravenna, la speranza non è morta, Teoderico fa edificare chiese diverse per ariani e per cattolici, si convive dignitosamente fra barbari e romani, fra ariani e cattolici tutto è possibile. Ma Teoderico cambia idea, le cose non vanno più bene, il re goto arriva a imprigionare papa Giovanni I e lo lascia morire in carcere, siamo nel 526. L’unione fra cattolici e ariani, sfuma, l’ideale di un regno illuminato scompare e il Graal intanto era già arrivato in territorio di Francia, alla corte dei Merovingi. Clodoveo fu il secondo sovrano storicamente accertato della dinastia dei Merovingi, sua sorella fu sposa di Teoderico. Il 24 dicembre 496 Clodoveo si fece battezzare a Reims dal vescovo Remigio. I franchi furono l’unico popolo germanico che si convertì dall’arianesimo al cattolicesimo, a differenza degli altri popoli germanici, che rimasero cristiani/ariani. Logico che il nuovo luogo ideale di rinascita del Graal fosse la Francia, tra l’altro ci fu il misterioso evento del “Vaso di Soissons”, che narra di quando i soldati di Clodoveo trafugarono suppellettili di culto e un bellissimo e grande vaso. Il vescovo di Soissons chiese al re di restituirgli almeno il vaso. Quando fu il momento della spartizione del bottino, Clodoveo chiese ai soldati il vaso per sé, contravvenendo alla tradizione, che gli oggetti fossero tirati a sorte, ma un guerriero si oppose, spezzando il vaso, questo può aver a che fare con il Graal, la storia potrebbe celare gli attriti per l’attribuzione del Santo Calice che dava il potere. Inoltre il giglio araldico, simbolo dei re cristiani di Francia, secondo la tradizione, fu scelto nel V secolo, come simbolo proprio da Clodoveo, dopo la sua vittoria riportata a Vouillé, sui visigoti. Il giglio, è un ben noto simbolo di purezza e castità, la simbologia cristiana, vede nei suoi tre petali stilizzati un’allusione alla Trinità divina e nella base orizzontale la figura di Maria, di fondamentale importanza per comprendere il mistero trinitario in quanto fu da Lei che, attraverso l’intervento divino del Padre, s’incarnerà il Figlio,e dai due emana lo Spirito Santo. Questo concetto si trasformerà successivamente con il diffondersi delle teorie pseudo-storiche associate al Santo Graal ed alla discendenza di Cristo. Il “Fleur-de-Lys” viene così associato alla “Stirpe Reale”: la base del simbolo rappresenterebbe, secondo questa nuova concezione, Maria Maddalena mentre i tre petali non sarebbero altro che i figli che ella avrebbe avuto da Gesù: Tamar, Joshua e Josephes. Il Graal, rimane in terra francese, unito in ideale laico e religioso anche per la dinastia dei Carolingi.(3continua)

immagine:  Palazzo  Teoderico Sant’ Apollinare Nuovo (Ravenna)

articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 11/04/2016