Una briciola di bellezza incastonata tra tre monti

noti1749

Brisighella è considerato uno dei borghi più ameni d’Italia, è una briciola di bellezza. Si trova in provincia di Ravenna, lungo la strada che da Faenza porta a Firenze. E’ un paese medievale con un dedalo di viuzze, adagiato ai piedi dei “Tre Colli”. L’origine del nome Brisighella potrebbe derivare dal celtico “Brix” (luogo scosceso) oppure dal latino “brisca” (terra spugnosa) o dal veneto “bressichella”(briciola). La nascita del borgo è datata al 1200, quando Maghinardo Pagani, edificò su uno dei cocuzzoli la roccaforte; ma già il territorio era stato occupato in tempi più antichi dai Romani. Maghinardo fu capitano del popolo e podestà di Faenza e di Imola e capitano del popolo di Forlì, per questo suo cambiare “gabbana” fu messo all’Inferno da Dante. Chi arriva a Brisighella non può mancare di fare la breve passeggiata ai Tre Colli, sui quali si ergono rispettivamente, la Rocca della Torre che ospita il Museo della Civiltà Contadina, la Torre dell’ Orologio al cui interno vi è la Mostra del Tempo e nell’ultimo colle, immerso nei cipressi, vi è il Santuario del Monticino, con l’effigie in ceramica della Madonna, a cui è dedicata una tra le più antiche sagre della Romagna. Da non perdere la storica “Via degli Asini”risalente al XII secolo, è una strada sopraelevata e coperta dove un tempo erano le stalle per gli asini dei carrettieri, che traevano il loro sostegno dal trasporto del gesso. Oggi vi sono dei negozi. Brisighella ha dato i natali a otto cardinali e numerosi sono gli edifici sacri. Fra tutti spicca la Pieve di San Giovanni in Ottavo edificata nel X secolo con materiali romani e barbarici, la cui costruzione leggendaria si attribuisce a Galla Placidia. Un’occhiata anche al piccolo Museo Giuseppe Ugonia, pittore e apprezzato litografo; all’ antica fonte del paese detta “la funtana di tri sbroff” (fontana dei tre zampilli) e al monumento “Fante che dorme” di Domenico Rambelli (1886/1972), un bronzo atipico ed ironico nei confronti della guerra, dalle forme opulente che ricordano le attuali opere scultoree di Fernando Botero. Antichi sapori si gustano in questo borgo, assolutamente da assaggiare il rinomato “Brisighello”olio extravergine d’oliva estratto a freddo per sgocciolamento e i piccanti e saporiti salumi di Mora romagnola. Numerose sono le sagre culinarie e spettacolari le Feste Medievali che si tengono alla fine di giugno.

immagine: Brisighella

articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 12/10/2015