Nella casa Diedi l’eccidio di Girolamo Rasponi

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A Ravenna, lungo la via Raul Gardini, vi è una bella palazzina veneziana dall’ameno balcone: è la Casa Diedi, tristemente famosa per l’eccidio eseguito da Girolamo Rasponi ai danni dell’intera famiglia Diedi. Nel 1570 circa, Bernardino Diedi, figlio di Francesco, aveva chiesto in sposa Susanna, figlia di Bernardino Rasponi, nonostante una precedente promessa di nozze a un’altra sorella di Girolamo Rasponi. Susanna, rinchiusa in casa ma decisa a sposare Bernardino, fu martoriata dal fratello con 14 ferite di stiletto. Si salvò e riuscì a convivere con Bernardino. Dopo che ella ebbe dato alla luce una bambina e fu di nuovo incinta Girolamo Rasponi impazzito di rabbia, decise di vendicarsi: partì dal suo palazzo con 50 banditi alla volta di Casa Diedi, vi entrò alle 3 di notte. A colpi di archibugio e coltellate, uccisero il vecchio Francesco Diedi e il fratello canonico, madonna Giulia e la gestante Susanna. Bernardino si gettò dalla finestra e fu finito a pugnalate dai sicari per strada. Scampano all’eccidio il fratello di Bernardino: Antonio che si copre con un cadavere. Un altro fratello: Bellino fugge, ferito, con la figlioletta della povera Susanna. Insomma una vera strage di altri tempi in nome della gelosia, dell’onore e dell’arroganza. Il palazzo di Girolamo Rasponi, il crudele assassino, fu fatto abbattere in pochi giorni dal Presidente di Romagna (anno 1576) il quale fece spargere il sale sull’area scoperta per significare che mai più su di essa si dovesse rifabbricare a riprovazione perpetua dell’atroce misfatto perpetrato contro la famiglia Diedi. I Rasponi di Ravenna provenivano dalla Sassonia, venuti in Italia al seguito di Carlo Magno. Un Rasponi  nel 1050 stabilì la sede della sua famiglia a Ravenna, dove divenne ben presto potente ed autorevole. Nonostante fosse di parte ghibellina, non mancò di favorire spesso gli interessi della Santa Sede, ricevendone in cambio cariche ed onori. Ma i benefici papali non impedirono a Ostasio Rasponi  d’impadronirsi nel 1522 del potere assoluto, dopo aver trucidato in pubblico chi ne reggeva per la Santa Sede il governo; quindi lotte, discordie, ed infine come ho già scritto all’inizio, l’uccisione  dell’intera famiglia Diedi. Ci furono anche Rasponi illustri, capitani  valorosi  e poi governatori, ambasciatori, vescovi ed un cardinale. Nel 1705 i Rasponi diventano marchesi.       
 

 immagine: Casa Diedi Ravenna

articolo già pubblicato sul quotdiano “La Voce di Ravenna” il giorno 23/06/2014