Pieve di Tho, la chiesa sull’ottavo miglio

Pieve_del_Tho_FLLa Pieve di San Giovanni in Ottavo ( Pieve del Tho) è ubicata poco oltre al paese di Brisighella. E’ una Pieve molto antica, le sue origini pare risalgano a Galla Placidia (392/450), che l’avrebbe fatta erigere sui resti di un tempio pagano dedicato a Giove Ammone (cioè con elementi sia greci che egizi). Il primo documento scritto che attesta la sua esistenza risale all’anno 909. È detta “in ottavo” perché collocata all’ottavo miglio della strada romana“Via Faventina” che congiungeva Faenza con l’Etruria. Sorge isolata fra il verde, spoglia e severa con un piccolo protiro che la ingentilisce, è costruita in stile romanico con materiale di reimpiego, gli storici considerano l’edificio l’anello dicongiunzione tra le pievi ravennati sorte dal VI sec. e le chiese dei secoli successivi. L’interno a tre navate è suddiviso da colonne di marmo diverse fra loro, forse resti dell’antico tempio. La quarta colonna sulla destra riporta scolpita un’iscrizione con una dedica agli imperatori romani. La provenienza di questa colonna è ignota, alcuni sostengono che essa rappresenta una colonna miliare, altri un segno devozionale agli imperatori citati. Sono comunque nomi di imperatori legati alla dinastia di Galla Placidia, quindi non è illogico pensare che in effetti l’origine della Chiesa sia dovuta all’imperatrice. Galla a Ravenna fece erigere il suo mausoleo denso di simboli religiosi, il numero 8 legato alla Pieve è simbolo di Resurrezione, l’ottagono simbolicamente è l’unione di cielo e di terra. Il paliotto dell’altare è una bella lastra raffigurante Cristo seduto tra due angeli, due palme e due agnelli forse del VII secolo, verosimilmente in stile longobardo. La cripta raccoglie vari reperti, una tomba romana alla cappuccina, ampolle di vetro ed un’antica macina di olive per uso familiare. Questo piccolo frantoio di olive è una precoce testimonianza dell’odierno “Brisighello” un olio di alta qualità che si produce a Brisighella. Infine da notare, sempre nella cripta, un mattone romano con linee incise: una “tabula lusoria”, un antico gioco da tavolo romano che si giocava su una scacchiera con due squadre di diversa forza, forse il “Filetto” oppure i “Latrunculi” che andavano per la maggiore.Chi entra in questo luogo si sente immerso in un tempo antico, un filo sottile ci lega a storie passate di imperatrici, divinità e spiritualità.

immagine: Pieve del Tho

articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 22/02/2016