Buon compleanno Donald Duck, sei tutti noi

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Il mio eroe si chiama Paolino Paperino, ma è conosciuto in genere come Paperino, il papero bianco con becco e zampe arancioni, con la casacca e il berretto da marinaio, tanto fifone ma “pittarrino” all’inverosimile,  pigro quanto scatenato, bugiardo, svogliato, invidioso, truffaldino e incapace, con tre nipoti pedanti che gli risolvono ogni cosa e innamorato della  sua eterna fidanzata Paperina per cui fa ogni sacrificio. Paperino è la sfortuna fatta in persona, c’è sempre qualcosa che va storto, ha l’animo dell’imprenditore ma non ha mai il becco di un quattrino, uno zio miliardario che non molla un centesimo e un cugino a cui capitano tutte le fortune e che cerca pure di portargli via la morosa. Paperino è tutti noi, che non riusciamo mai a fare il salto, sempre ad abbassare la testa perché “tengo famiglia”, sempre a fare i conti con le bollette, sempre a subire vessazioni di altri come noi, perché la voce di solito non la si alza al “potente” ma al presunto “inferiore”, guardando di sottecchi con invidia chi ha tanto più di noi. Paperino è l’antieroe eppure vince sempre in simpatia, chi vorrebbe a cena Paperone o Gastone  o quel saccente di Topolino? E come dentro di noi abbiamo un alter ego vincente che ci lenisce la nostra inadeguatezza, ci permette di essere eroi all’occorrenza e ci fa sentire utili agli altri così pure il nostro papero si trasforma in Paperinik, il vendicatore mascherato. Paperino è un pasticcione sfortunato, pigro, squattrinato, nelle cui disavventure è più facile immedesimarsi, a differenza delle storie che riguardano il sempre vincente Topolino. Senza contare l’antipatico Gastone a cui va tutto liscio. Ecco perché amiamo Paperino, lui è ognuno di noi, come noi è pieno di difetti ma come noi è teso al bene, all’amare, lo vorremmo tanto ma la nostra pochezza ce lo impedisce: buon compleanno Paperino, 80 anni sono tanti ma tu li porti bene. Ora Paperino avrà nuove avventure alcune ambientate in Romagna, precisamente a Faenza. Jacopo Cirillo, è riuscito a coronare il suo sogno di bambino. Trent’anni, una laurea in scienze delle comunicazioni, Cirillo è infatti uno dei più giovani sceneggiatori della famiglia Disney. Jacopo afferma che si diverte molto a inserire tra i personaggi disneyani, amici e luoghi di Faenza, dove torna spesso perché vi vivono i suoi genitori, ma anche per ritrovare la  calorosa ospitalità della sua Romagna.  

immagine: Paperino

articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 16/06/2014