Oriana Fallaci, le origini romagnole della giornalista

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Forse non tutti sanno che l’intrepida, coraggiosa e tenace Oriana Fallaci ha origini anche romagnole, la madre di suo padre era di Cesena. Nel suo libro postumo: “Un cappello pieno di ciliegie”, cita sei volte l’icona della Madonna delle Lacrime, descrivendola nei minimi particolari :“… le piaceva tanto, la Madonna delle Lacrime. Aveva due belle guancie paffute, indossava una bella veste cremisi e trapunta di stelle, col braccio destro reggeva un bel bambolotto che probabilmente era il Bambin Gesù…”. Nel centro di Longiano, paese dell’entroterra romagnolo, nell’antica chiesetta di Santa Maria delle Lacrime, oggi Museo della Ghisa vi era un tempo un’icona (oggi al Museo d’Arte Sacra nell’ Oratorio San Giuseppe) da sempre oggetto di venerazione da parte della popolazione per un presunto miracolo.“Nell’anno 1506 verso sera sudò un’ immagine della Beata Vergine oggi detta comunemente  ‘Delle Lacrime’. L’icona si trovava in casa di Sebastiano Barberi. Per tale prodigioso sudore si commosse tutto il popolo di Longiano, e per tanta devozione il Barberi donò alla comunità la propria casa con detta miracolosa immagine, perché si costruisse una Chiesa” ( Archivio Parrocchiale ). Questa icona è balzata fuori dall’anonimato tramite le parole di Oriana Fallacci, in cui parla di una sua antenata che essendo orfana  era stata accolta come badante da una famiglia di Longiano. La sua ava era figlia illegittima fu depositata di nascosto alla Ruota (il luogo in cui i bambini non desiderati venivano abbandonati). Ella era devotissima alla Madonna delle Lacrime, una Madonna paffuta e malinconica. Questa icona dagli stilemi bizantini presenta una Madre affettuosa con in braccio il Bimbo col globo terrestre sormontato da una croce, il simbolismo del mondo tenuto in una mano, oppure sotto a un piede, era conosciuto anche dagli antichi romani, presso cui era usata la sfera come rappresentazione del cosmo e con il dominio dell’imperatore su di esso; Il globo crucigero, assomiglia molto anche al simbolo capovolto di Venere, rappresenta il dominio di Cristo sul mondo. Nella Madonna delle Lacrime colpisce, per il tono di rosso acceso simbolo quindi di vita, il manto di Gesù, un accordo che contrasta con il rosso molto scuro, segno di regalità, del mantello della Madre. Il fondo oro, si annulla e si disperde nella cornice dorata e ben intagliata.
immagine: Oriana Fallaci

articolo già pubblicato sul quotidiano ” La Voce di Romagna” il giorno 28/07/2014