“MEGLIO FARINI O CLEMENTE XII?”

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L’intento assai meritorio di far uscire la statua di Papa Corsini (fautore del canale Corsini/Candiano e della diversificazione dei fiumi Ronco e Montone che allagavano sovente la città) dal chiostro del Museo Nazionale di Ravenna si appanna un poco con l’ubicazione scelta: Piazza J. F.  Kennedy.La statua fu eseguita dallo scultore romano Pietro Bracci ( 1700/1773) il quale continua la tradizione  scultorea del Bernini, con uno stile pieno di movimento e di sensibilità quasi pittorica, l’artista eseguì varie opere tra cui il gruppo di Oceano nella Fontana di Trevi e restaurò l’Arco di Costantino. Sebbene la statua ravennate non sia considerata fra le sue opere maggiori il manufatto andrebbe rivalutato, presenta un’insolita forza plastica, il Papa sembra quasi alzarsi in piedi in un energico atto benedicente, fra uno svolazzare marmoreo di vesti. Anche Pietro Bracci  è stato svalutato colpevole di aver operato in un tempo di transizione, tra il Barocco successivamente considerato decadente, soggetto a scherno e poi dimenticato in Italia, a favore del nuovo, il Neoclassicismo di Antonio Canova. Questi muove i primi passi artistici aiutato da Virginio Bracci, figlio di Pietro. La statua assai pregevole, forse era un poco invisa ai vecchi ravennati perché Clemente XII combatté con molta fermezza la massoneria, di conseguenza anche i repubblicani e la carboneria, che erano assai anticlericali. Ravenna ne aveva una nutrita forza soprattutto in ambito nobile/borghese/progressista. Clemente XII emanò il primo decreto pontificio contro la massoneria, scomunicandone gli aderenti con la bolla pontificia:In eminenti apostolatus specula“(1738). In Piazza Kennedy è ubicato Palazzo Rasponi Murat, qui hanno dimorato esponenti di spicco della massoneria e della carboneria, uno fra tutti il patriota e uomo politico Gioacchino Rasponi, fu parlamentare per quindici anni consecutivi. Quindi storicamente Piazza Kennedy non va bene, ma pure è inadeguato lo stile della statua: si “imbruttirebbero” a vicenda. Inoltre è di cattivo gusto posizionare un Papa a benedire, che in vita non avrebbe mai fatto, chi la consacrazione proprio non la voleva. Se proprio si vuol collocare una statua in Piazza Kennedy meglio sarebbe disporvi il monumento di Luigi Carlo Farini, toglierlo dalla Stazione, dove l’illustre medico, storico, politico e patriota sembra (scusatemi ma a volte occorre esprimersi con franchezza) collocato nella stanza da bagno seduto sulla tavoletta, e allogarlo nella piazza dei “progressisti”. La statua di Clemente XII ha subito la “diaspora” che capita a volte ai personaggi che secondo le epoche sono invisi o amati. Pasquino (statua “parlante” di Roma dai motti assai feroci) ricorda il Papa con insolito rispetto: “Son stato un ricco abate / un comodo prelato / un pover cardinale / e un papa spiantato”, a differenza di altri Papi a cui succedeva il contrario. Nel 1899 Santi Muratori (studioso e bibliotecario della Classense sino al 1943), aveva proposto di trasferire in piazza Arcivescovado la statua di Clemente XII. Questa collocazione risulta assai integrata per stile architettonico, arricchendo la spiritualità della zona con la forza integerrima quasi magnetica di Clemente  XII.  Qualche anno fa Franco Poggiali propose di sistemare la statua nella zona della Darsena, su una banchina del porto, con lo sguardo volto verso il mare. Collocazione suggestiva e perfettamente legata alla storia, il Papa accanto al canale da Lui voluto, in un ambiente opposto per stile e forma, ma a volte gli opposti si incontrano, il Barocco della statua del Corsini contrapposto alle costruzioni “razionalistiche” del Dopoguerra della Darsena… la benedizione di Clemente XII al futuro progetto della Darsena inserito in Ravenna 2019. La candidatura di Ravenna sia occasione anche per Clemente XII.  Oltre a tutto ciò, stiamo facendo una pessima figura con gli anconetani. Piazza del Papa è nel centro storico della città di Ancona, qui è posizionata la statua di Papa Clemente XII, in riconoscenza al pontefice della concessione alla città del porto franco nel 1732 e dell’ampliamento del porto.

immagine: statua di Clemente XII

articolo già pubblicato  sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 17/03/2014