Kenneth Clark e la difesa dell’Occidente

Kenneth Clark, Barone di Clark, (Londra 13 luglio 1903-21 maggio 1983) è stato un autore britannico, direttore di musei, uno dei più noti storici dell’arte della sua generazione. Unico figlio di una ricca famiglia scozzese, con radici nel commercio tessile.

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Kenneth Clark frequentò la scuola di Wixenford, il “Winchester College” e il “Trinity College” di Oxford, dove studiò storia dell’arte.

Fortemente influenzato da John Ruskin, il critico d’arte, poeta e scrittore inglese del Romanticismo

Protetto da uno dei più influenti critici d’arte del tempo, Bernard Berenson.

Diventò rapidamente uno dei più autorevoli critici dell’arte britannica.

Nel 1933 all’età di 30 anni, fu nominato Direttore della National Gallery.

Il più giovane a ricoprire questa carica.

Un Barone che vestiva sempre in modo impeccabile, che non solo aveva ereditato una fortuna, ma l’aveva sempre accresciuta comprando e vendendo opere d’arte.

 

Venne nominato Sir e poi Lord, pochi storici dell’arte sono stati così omaggiati e allo stesso tempo invisi come lui.

Kenneth Clark sapeva capire e soprattutto sapeva trasmettere la sua conoscenza in modo semplice.

Aveva capacità di giudizio, non solo sull’arte, ma anche sulla vita e sull’individuo, di cui aveva punti fermi.

Senza nessun dubbio, per questo era poco amato, perché in un mondo relativo dove non ci sono più punti fermi, Kenneth Clark, calmo, eutrapelico, sicuro di sé ti snocciolava l’etica e da vero moralista ti diceva chiaro e tondo…è così!

Clark fu un docente infaticabile sia in ambienti accademici che in trasmissioni televisive.

La sua competenza fu quella di rendere accessibile una materia complessa e profonda, in modo tale che fosse apprezzata da un pubblico più ampio.

Nel 1969, presentò per la BBC, Civilisation: A Personal View.

Una serie di video conferenze, sulla storia della civiltà occidentale vista attraverso la storia dell’arte.

Civilisation è stata trasmessa, oltre che in Italia, anche negli Stati Uniti, ottenendo grande successo.

Ritagliando a Clark un profilo internazionale.

Civilisation fu ideata in contrappunto alle crescenti critiche della Civiltà Occidentale, al suo sistema di valori e ai suoi eroi.

Nell’esordio, Clark riferisce una citazione di Ruskin.

“Le grandi nazioni scrivono la loro storia in tre libri, quello delle loro azioni, quello delle loro parole e quello della loro arte, non uno di questi libri può essere compreso se non abbiamo letto gli altri due, ma dei tre l’unico affidabile è l’ultimo”.

Nel 1955, Clark acquistò il Castello di Saltwood nel Kent.

Barone di Saltwood, che in inglese si può tradurre con “legna/salata”.

Ciò fa pensare al fuoco per riscaldare ma anche a quello della passione e, pure alla legna come materia prima per l’artigiano, legna legata alla conoscenza teorica e pratica.

Esiste una forte somiglianza tra il sostantivo “scienza” e “legna”, in tutte le lingue celtiche.

Il significato di legna si può metaforicamente traslare al legnare, con senso di bastonare.

Non sto poi a lucrare sui significati molteplici del sale, “avere sale in zucca”, significa avere saggezza e buon senso, quindi il titolo di barone di Saltwood si può simpaticamente tradurre, adattandolo a Clark: la scienza e la passione del legno, che uniti alla saggezza e al buon senso del sale, legnano il nichilismo e il relativismo.

L’autorevolezza di Kenneth Clark, noto critico dell’arte inglese, è definita dalle sue onorificenze.

Nel 1938 fu ordinato Cavaliere Commendatore del Molto Onorevole Ordine del Bagno (KCB), ordine cavalleresco britannico.

Nel 1959, Kenneth fu insignito dell’Ordine dei Compagni d’Onore. 

Ordine Cavalleresco vigente nel Regno Unito e nel “Commonwealth”, di cui fa parte anche la sovrana Elisabetta.

Nel 1976 Kenneth fu nominato per l’Ordine al Merito.

Un’Ordine che dà riconoscimento per meriti speciali nel campo scientifico, artistico, letterario, militare e culturale.

Oggi, oltre alla regina Elisabetta II, solo ventiquattro membri viventi sono insigniti del titolo.

Nel 1959, Kenneth ricevette L’Ordine al Merito della Repubblica Austriaca o Gran Decorazione d’Onore.
                                                                                                                                     Paola Tassinari