La fontana degli scout

Qui Quo QuaLo spazio posto di fronte al Museo d’Arte di Ravenna, è un ameno giardino intitolato a Benigno Zaccagnini, vi sorgeva un tempo il Monastero di Porto, che fu demolito nel 1885, per consentire la costruzione della caserma ‘Garibaldi’, quest’ultima, dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, fu smantellata completamente verso la fine degli anni Cinquanta, per consentire l’attuale riassetto della zona. Il giardino è molto bello, con lunghe fila di fiori accostati in armonie di colori, in mezzo al prato raso, certo ci sono dei vasi di mosaico, messi lì un po’ senza pensarci, ma prima o poi si spera che vengano sistemati con cura, magari in due fila che accompagnino l’entrata al Museo. Nel parco vi è una bella fontana, realizzata nel 1974, dall’architetto Mario Natali, ravennate e scout, morì giovanissimo all’età di 33 anni. La fontana è composta da due vasche quadrate che opportunamente sfalsate creano un particolare effetto di cascatella, si inserisce armoniosa nel giardino e reca un’iscrizione dedicata al mondo degli scout. Matteo Renzi è forse lo scout più conosciuto d’Italia, ma ve ne sono altri di famosi, Pier Ferdinando Casini, Pupi Avati, Renzo Piano, Enrico Brizzi, Ignazio Visco, Carlo Verdone, Elio di Elio e le storie Tese, solo per citarne alcuni. L’esperienza educativa degli scout è una formazione a valori che non sono relativi, ben lungi dal relativismo, sono verità formatesi lungo i secoli della storia umana. Uno dei miei più grandi rimpianti è il non essere stata una Giovane Marmotta, lettrice e fan di Walt Disney, di Paperino, di Qui, Quo e Qua, i paperi boyscout, Qui (colore rosso) è il più coraggioso, Qua (colore verde) il più impulsivo, mentre Quo (colore azzurro) è il più intelligente e il primo a innamorarsi di Paperella, la nipote dell’eterna fidanzata di Paperino. I tre paperi hanno una struttura massonica, hanno a capo un Gran Mogol (normalmente chiamato G.M., come il Gran Maestro della massoneria). Inoltre i boys scout sono stati fondati da Baden Powell, pare anch’egli massone. Anche Walt Disney era un massone, quel tipo di massoneria di un tempo che esortava ad essere curiosi e aperti verso chi è diverso e da ciò che è diverso da sé, verso il buono e il bello. Vi scrivo le leggi dello scout: 1) Pongono il loro onore nel meritare fiducia; 2) Sono leali; 3) Si rendono utili e aiutano gli altri; 4) Sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout; 5) Sono cortesi; 6) Amano e rispettano la natura; 7) Sanno obbedire; 8) Sorridono e cantano anche nelle difficoltà; 9) Sono laboriosi ed economi; 10) Sono puri di pensieri parole e azioni. Pochi sanno che, l’Asci, il movimento cattolico scout italiano, ha origini anche romagnole, fu infatti il conte Mario di Carpegna (1856-1924) che ebbe questa idea. L’Asci nasce nel 1916 e si diffonde rapidamente diventando ben presto una realtà consolidata in tutte le regioni italiane, con l’avvento del fascismo è costretta a sciogliersi, nell’immediato dopoguerra l’Asci riprende vita, gli iscritti aumentano e nel 1974 c’è la fusione delle unità maschili e femminili, nasce l’Agesci. Oggi sono ancora una realtà e un faro per l’educazione dei giovani e dei giovanissimi. Mario di Carpegna, lo si può ritenere uno dei “profeti” dello scautismo cattolico italiano, che gode di buona fama proprio a motivo della precisione metodologica con cui porta avanti il suo programma. Il conte di Carpegna è stato certamente un educatore di grande spessore, fondò con entusiasmo l’impresa degli scout a sessant’anni. A Carpegna (Pesaro, non è Romagna, ma quasi), nel parco delle Querce, c’è il monumento al conte Mario di Carpegna, opera dell’artista Umberto Corsucci di Montefiore Conca. Carpegna è un vero gioiello della ‘piccola Italia’, fra l’altro c’è il palazzo abitato dai principi eponimi (la loro casata è una delle più antiche d’Italia); la biblioteca è piena di incredibili documenti, da Carlo Magno a Napoleone… e il conte fondatore dell’Asci a sessant’anni era certamente un saggio dal cuore bambino. Termino con un sogno, mi piacerebbe che la Fontana degli Scout, fosse arricchita da sculture, come la celebre Fontana Stravinsky che si trova vicino al Centro Pompidou di Parigi.

 articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 18/07/2016