ROMAGNA-RENNES… la terra cava a Sarsina

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A Rennes le Chateau si possono distinguere due gruppi di ricercatori, uno che indaga sui misteri di Berenger Sauniere, l’altro che è interessato alle potenti correnti energetiche di questi luoghi, poi vi sono quelli che non escludono nulla. Ho conosciuto un cacciatore di UFO (ONVI li chiamano i francesi), e le foto che mi ha inviato le ho trovare straordinarie e non manomesse, anche se da foto “aliene”, sono prima apparse come allegato nella mail, poi si sono volatizzate e sono scomparse nel mondo della rete. Nelle foto si vedeva un oggetto a forma di grande sigaro uscire da dietro una roccia, in altre si notava un “classico disco” volante.    Vicino a Rennes vi è il Bugarach, il monte sacro che sarebbe l’entrata di Agartha, la città sotterranea del mito della terra cava, poi come al solito… ci sarebbero dei tesori, oppure ci sarebbe la“reliquia” dei tempi biblici: l’Arca dell’Alleanza, e ancora sarebbe la base sotterranea degli alieni, oppure che in una sua grotta ci sarebbero i resti di Gesù, che qui avrebbe vissuto scampando dal Supplizio. Questa montagna sacra, nata in un’epoca lontanissima da una forza tellurica straordinaria, i geologi dicono 135 milioni di anni fa, avrebbe forti onde magnetiche, talmente potenti da impedire il volo di aerei e ostacolare le comunicazioni con i telefoni cellulari. Questo monte, già sacro ai Catari, che in Linguadoca avevano la loro roccaforte, nel corso degli anni è stato oggetto di attenzioni e di studi di ogni genere. Su questa montagna avrebbero, infatti, effettuato scavi e ricerche i nazisti di Hitler (influenzati dal mito della Thule e ispirati da Otto Rahn) e la NASA che, alcuni anni fa, avrebbe condotto rilevazioni e saggi nel terreno. Tra la gente del posto, poi, si parla con insistenza della presenza in zona di militari e di appartenenti ai servizi segreti. E quando alcune fonti, soprattutto americane, lo individuarono come la località che avrebbe preservato dalla distruzione prevista dai Maya per il 21 dicembre 2012, fu invaso da centinaia di persone, alzando notevolmente il prezzo delle case, addirittura la polizia francese bloccò per qualche giorno l’accesso al luogo. Come ben sappiamo il 21/12/2012 è stato una grande bufala, se inteso come catastrofe ambientale, se visto in termini “altri” e cioè come svolta spirituale epocale, la verità la sapranno solo i nostri posteri. Il Bugarah sarebbe quindi una specie di entrata per la terra cava, queste entrate si troverebbero nei Poli, ma anche nei punti di incontro delle Ley Line, per la New Age sono linee di energia che contornano la terra e che si focalizzano nei luoghi sacri, già dal tempo antico. Sarsina o la zona di Galeata potrebbero essere una di queste entrate. Al Museo archeologico di Sarsina, esistono dei reperti mosaicati che raffigurano la terra cava, in zona vi è la presenza delle marmitte dei giganti e Sarsina è il luogo sacro di San Vicinio che forse era un druido. Si narra che i druidi provenissero da Atlantide, discendenti degli iperborei e questi dei giganti, che erano gli iniziali abitanti della terra cava. A Galeata ci furono degli scavi effettuati da archeologi tedeschi nel 1942, che erano seguiti anche dai sevizi segreti e Sant’Ellero, il Santo di questi luoghi, era pure lui un sacerdote/druido. Inoltre, la regione a noi confinante e affine: le Marche, ospita il cosiddetto “triangolo dell’Adriatico”, dove corrono le stesse favole di alieni, di resti sacri, di magnetismo e di energia, ed è a Loreto, e in nessun altro posto, che i Templari “decisero”, dopo vari spostamenti, doveva stare la Casa di Maria. La leggenda narra che la Santa Casa fu trasportata dagli angeli: le pietre della Casa, fra le quali furono trovate cinque croci di stoffa rossa, sarebbe arrivata a Loreto, per iniziativa della nobile famiglia Angeli, che regnava ai tempi sull’Epiro. Guarda caso a Rennes le Chateau sarebbe esistito un gruppo segreto chiamato Società degli Angeli, che accoglieva adepti del mondo letterario e artistico di cui facevano parte Nicola Poussin, Victor Hugo, George Sand, Anatole France, Julius Verne e altri, il cui motto di riconoscimento era…Et in Arcadia Ego e qui siamo in un nuovo segreto.

articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 13/02/2017