Storie attorno a Mondaino

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La Valconca  è un luogo di dolci colline e di ubertose campagne, è ricca di castelli essendo luogo di confine fra due grandi Signorie: i Montefeltro e i Malatesta, ovviamente i castelli servivano per difesa, uno di questi è Mondaino. Il borgo  è a pochi chilometri dalla spiaggia, raccolto nella Rocca, con un’elegante piazza semicircolare, che gli abitanti chiamano“Padella”. L’etimologia del suo nome sembra legata a Diana, dea della caccia che sembra fosse venerata in questi colli. I Romani quando conquistavano nuovi  territori  davano il nome di Diana alla divinità legata alla dea Madre. Col tempo i luoghi della dea Madre diventarono molto spesso i Santuari delle Madonne nere, sovente accompagnati da chiese dedicate a San Michele Arcangelo (Mondaino ha una chiesa dedicata a San Michele). Qui troviamo  una religiosità atavica continuativa, considerate che qui soggiornò San Francesco e nel convento dei Francescani vestì il saio Papa Clemente XIV inoltre il paese ospita il convento delle Clarisse. Nella Rocca è conservata una rinascimentale  dolce Madonna del Latte dai colori soffici e pastosi propri dell’affresco, è immagine universale di tenerezza. Alle spalle della Vergine è rappresentata, in modo velato, una scimmia che fa la lingua. Forse il diavolo che sbeffeggia la Vergine? La Madonna del latte è legata al simbolismo della Vergine nera, la quale  è allacciata alla dea Diana il cui emblema è la luna, la scimmia era anticamente in Egitto legata al dio della luna, forse l’artista ha voluto ricordare la densa simbologia di questa Madonna. Ma si narra anche che la scimmia partorisca sempre due piccoli, gettandosi sulle spalle quello che gli è antipatico, mentre porta davanti a sé  abbracciandolo il preferito, ma le può accadere di dover fuggire e di correre così su quattro zampe,   costretta per forza a perdere il prediletto  e a conservare quello che aveva scartato. Forse l’autore ha tolto all’antica dea Madre l’aspetto crudele trasformandola in Madonna del latte e la scimmia sarebbe dunque  l’effigie di questo lato oscuro che non c’è più. Mondaino è famoso per il Palio del Daino, si svolge attorno al 20 agosto di ogni anno, rievoca l’accordo di pace siglato nel 1459 tra Pandolfo Malatesta e Federico da Montefeltro. La pace fu accolta con gioia dalla popolazione che festeggiò con giochi e libagioni, ma questo Palio così sentito ancora oggi dalla popolazione è possibile che in qualche modo nasconda una religiosità ancestrale, il 15 agosto è la Festa dell’Assunta, festa assai vicina ad antichi culti. Il borgo merita di essere visitato non solo durante il Palio, la bellezza naturale del luogo e la ricchezza del suo patrimonio storico e artistico è assai diversificata, comprende la Rocca Malatestiana, Piazza Maggiore, il Convento delle Clarisse, la Chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo, i Musei, Porta Marina. La Rocca ha numerosi passaggi segreti e camminamenti sotterranei, dal terrazzo si gode una vista mozzafiato, all’interno ha sede il Museo Paleontologico e di notevole interesse è la raccolta di maioliche. Ma andiamo in cerca del fantasma, perché come in ogni castello che si rispetti Mondaino ne ha uno. Nei primi anni del XVI secolo fu nominato quale governatore di Mondaino il poeta Giovanni Muzzarelli (1486/1516), amico del Bembo e dell’Ariosto, il quale dopo pochi anni scomparve in circostanze misteriose. Si narra che Giovanni sia stato assassinato da un marito infuriato per il tradimento subito, gettato in un pozzo col suo mulo e il garzone. Tale teoria pare avvalorata dal fatto che, in una parete del pozzo del castello, si sia trovato scritto il nome“Giustina”, una delle amanti del governatore. Ma esiste anche un’altra teoria: la nomina a governatore di Muzzarelli  avrebbe scatenato molta invidia e risentimento, a tal punto da sopprimerlo. In entrambi i casi, il fantasma del poeta vaga nel castello per ricordare ai visitatori la sua morte e facendo ogni tanto qualche dispettuccio…  nel 1987 alcuni carabinieri che presidiavano i seggi elettorali denunciarono che una notte  le urne erano state violate senza che nessuno entrasse nelle sale e dopo aver udito frastuoni e suoni alquanto sinistri.

immagine: Mondaino

articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 01/09/2014