Sciucaren, un suono antico dal ritmo moderno

sciucaren x sito

Chi non ha mai sentito parlare degli sciucaren… una tradizione romagnola che porta  gioia e buonumore nelle feste della Romagna contadina? Perché si chiamano sciucaren? Da cosa deriva questo nome?
In dialetto romagnolo “sciucher” vuol dire “schioccare la frusta”, gli sciucaren  sono coloro che sanno maneggiare la frusta con maestria, accompagnando canzoni e balli popolari. Gli antichi Romani celebravano la festa dei Lupercali, con una cerimonia  in cui dei  giovanotti  muniti di fruste  correvano colpendo le donne sterili. La frusta quindi era un simbolo di fecondità femminile e di fertilità della terra, questo rito sembra derivare dalla festa celtica di Imbolc, celebrata in onore della dea Brigid. Infatti un’altra storia racconta che la tribù gallica che nel quarto secolo a.C. si stanziò in Romagna, era esperta nel maneggiare cavalli e carri e  già sapeva far “schioccare”  la frusta. Luogo d’origine dei celti era la città francese di Perpignan, e “parpignan” in dialetto romagnolo è il nome del manico della frusta. Altri studiosi suggeriscono origini ungheresi, slave e pure cosacche. E’ bene poi ricordare che San Martino, festeggiato in Romagna con grandi feste, proprio come la nostra Befana, scendendo dalla cappa del camino, portava regalini per i più buoni, depositando una frusta per i più cattivi. La tradizione narra che nelle lunghe ore di cammino sulle strade i barrocciai  cantavano le loro canzoni accompagnandosi con gli schiocchi delle fruste, il loro primo strumento di lavoro, il cui maneggio era considerata una vera e propria arte. Un’altra usanza narra che quando si arava il campo, una persona aveva la mansione di schioccare la frusta in aria (come per dare un colpo “a salve”) per intimidire i buoi che non stavano andando al ritmo giusto. Se le bestie non avessero tenuto il ritmo, la prossima schioccata non sarebbe stata lanciata in aria, ma avrebbe colpito  gli animali. Con il passare del tempo questo originale e apprezzato modo di  maneggiare la frusta prese sempre più piede, e in Romagna  si inserirono i sciucaren  nelle bande musicali o nei corpi da ballo. La frusta è formata da una corda solitamente con una maniglia rigida. È usata per assestare colpi agli esseri umani o agli animali come mezzo di controllo, di potere, di punizione, di tortura  o anche come cilicio… ma noi in Romagna l’abbiamo resa giocosa e brillante come al circo.

immagine: sciucaren

 

articolo già pubblicato il giorno 20/07/2015 sul quotidiano “La Voce di Romagna”