Perchè piace la terrazza

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Il mio quotidiano preferito: La Voce di Romagna, un tempo pubblicava poesie in prima pagina, oggi ripropone, forse su richiesta dei lettori maschili, in ultima pagina le “terrazze con vista”. Non mi interessa né il polemizzare, né il giudicare, mi piace il capire, comprendere perché l’uomo è così attratto dal balcone. Da cinquanta anni il seno della Loren ha popolato i sogni di generazioni di appassionati, in effetti era da “bomba sexy” niente a che fare coi molti seni plastificati di oggi.  Sembra che pure un alto prelato non fosse in grado di staccare gli occhi da tali ubertose montagne, se ricordo bene la Sophia nazionale indossava una catena con crocefisso che cadeva tra il solco dei seni, qualcuno un po’ puritano fece notare al vescovo la spudoratezza della Diva, presentarsi in Vaticano così, ma l’alto prelato rispose: “Vorrei tanto esserci io al posto del crocifisso”. Parlando di donne, se stiamo sugli attributi fisici, lasciando perdere l’aspetto interiore (sic), oltre al seno, molto accattivanti risultano essere le mani, il portamento, gli occhi e lo sguardo soprattutto, il cosiddetto “lato b” e assai importante è la voce. Per il seno abbondante il richiamo viene da molto lontano, dalle veneri preistoriche, piccole figurine dai seni debordanti in cui gli studiosi vi riconoscono il culto della fertilità. Pensiamo alla famosissima Venere di Savignano (sul Panaro e non sul Rubicone) ma è possibilissimo che tali statuette siano presenti anche nel sottosuolo riminese in quanto si sa che nella zona vi erano stanziamenti paleolitici … è bene tenere in vita le belle tradizioni, ben vengano le terrazze con vista. Oltre a ciò c’è dell’altro, sembra che la simbologia del seno sia  emblema del cuore. Ho sempre creduto che il simbolo del cuore si riferisse al “cuore organo” e con sorpresa ho scoperto, frequentando le lezioni di Anna Spinelli alla Casa Matha di Ravenna, che non è così. Il simbolo del cuore deriverebbe dall’Albero della Vita ai cui lati si confronterebbero due persone, queste due persone rappresentano l’Oriente e l’Occidente. L’Albero della Vita è il progetto seguito da Dio per creare il mondo, e  Oriente e  Occidente stanno quindi ai lati dell’Albero a testimonianza della Creazione. Col tempo l’Albero è quasi scomparso ma sono rimaste le sagome delle due persone. Volendo queste due sagome che si fronteggiano possono essere viste come l’incontro che unisce. Se prendiamo in esame invece la triade rosso / cuore/ amore, ci confrontiamo con il sentimento, la passione e la sessualità. Il colore rosso è simbolo per eccellenza dell’amore e dell’eros e può dare una sensazione forte, calda e protettiva, ma anche molta eccitazione nervosa. Mi dispiace rovinarvi la tradizione romantica sul cuore, ma l’affare sembrerebbe assai più erotico che sentimentale. Girando per internet ho trovato un’altra simbologia sul cuore. Il cuore verrebbe stilizzato in questa particolare maniera per un preciso motivo: rappresenterebbe le natiche della donna. Se infatti si capovolge il classico simbolo stigmatizzato del cuore, esso rappresenterà le natiche femminili così come sono viste dall’uomo durante il rapporto “da dietro”. Questa rappresentazione ha radici molto antiche, risale ai tempi in cui l’essere umano non aveva ancora assunto la posizione eretta, per cui i genitali (specialmente quelli femminili) non si erano ancora spostati nella parte frontale del corpo. Le natiche avevano una funzione di richiamo sessuale, funzione poi assunta, con l’evoluzione, dal seno femminile che ha la stessa forma tondeggiante delle natiche. Col passare del tempo quella rappresentazione stilizzata  del richiamo femminile delle natiche, poi passata al seno, è stata caricata di significato romantico, ma il senso di fondo è sempre quello del richiamo sessuale. Sarà poco romantico, ma la realtà è questa. Sappiate che da quarantamila anni il rapporto  erotico è rimasto come al tempo dell’homo sapiens, ci siamo evoluti solo nel fisico, ma la nostra fantasia sessuale è rimasta tale e quale all’uomo preistorico. Non c’è sesso senza amore o non c’è amore senza sesso?

immagine: Sophia Loren

articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 14/07/2014