Lugo, città magica in mezzo alla Romagna

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Lugo o Lugh  in dialetto romagnolo, è una città della provincia di Ravenna, il suo nome lo si fa derivare dal latinolucus Dianae”, bosco consacrato a Diana, ma vedremo poi un’altra ipotesi. Lugo è stato fin dai tempi antichi un crocevia, la pianta della città si è formata su due assi viari che si incontrano a forma di croce. La croce è uno dei simboli più importanti, unione del cerchio e del quadrato, è presente in quasi tutte le religioni. I crocevia erano sacri a Ecate, la dea trivia che rappresenta le fasi della luna. Ecate a volte si confonde con la dea celtica Morrigan o con la dea Diana dei Romani con riferimenti all’antica Dea Madre. Il luogo di culto più antico di Lugo è l’Oratorio della Croce Coperta, dedicato un tempo all’Annunziata, ma molto prima c’era un pozzo sacro ai Celti, luogo poi  dedicato dai Romani a Diana. Lugh è il dio più importante dei Celti, con significato sia di luce solare che mentale. Si può ipotizzare, che questo fosse un luogo religioso per i Celti, rispettato dai Romani, poi dai cristiani sino ad oggi. A Lugo esistono numerose chiese dedicate alla Vergine e altre a Santi eremiti come a S.Ellero  e S.Onofrio. Gastone de Foix, passò da Lugo, prima di morire nella battaglia di Ravenna del 1512, un suo soldato dipinse su un muro un volto di fanciulla, l’immagine divenne culto popolare, ci furono delle grazie, è l’odierna Chiesa della Madonna delle Grazie. Lugo ha un bella Rocca, di fronte si trova il Pavaglione, piazza coperta voluta nel 1570 da Alfonso II d’ Este, per ospitare il mercato dei bachi da seta. Vero o non vero la tradizione popolare considera Lugo la città al centro della Romagna. Qui si svolge il palio della Caveja, la quale è il nostro simbolo. Qui è nato il Padre del tricolore:Giuseppe Compagnoni. A Lugo è arrivato pure Einstein, da Gregorio Ricci Cubastro, per riuscire a dimostrare matematicamente la teoria della relatività. La famiglia di Rossini era di Lugo, Gioachino diceva di sé: sono il cigno di Pesaro e anche il cinghiale di Lugo. A Lugo aveva trascorso gli anni della fanciullezza coi primi studi di musica, era talmente bravo che lo lasciavano suonare un prezioso organo Callido. Il monumento più famoso di Lugo è quello dedicato a Francesco Baracca, il famoso aviatore qui nato, sulla carlinga del suo aereo svettava un cavallino, che finì coll’essere il simbolo della Ferrari. Lasciatemelo scrivere, Lugo è un po’ magica.
immagine: Monumento a Francesco Baracca, Lugo

articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno14/09/2015