Livio Agresti, colori, manierismo e storie di miracoli

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Livio Agresti, valido pittore di Forlì (1505/1579) è stato uno tra i maggiori esponenti del Manierismo, dai colori luminosi e dalle belle e maestose figure. Ha lasciato molti lavori nella sua città, quasi tutti custoditi ai Musei San Domenico, fra questi “Il Miracolo dell’ostia”, un affresco staccato,chiamato anche “Il Miracolo di Bolsena” ed eseguito tra il 1540e il 1580 per il Duomo di Forlì. L’affresco presenta l’interno di una costruzione, riconoscibile come una chiesa affollata. Chi è inginocchiato, chi in piedi, un diacono con un crocifisso astato, il sacerdote col manto color oro e una tiara decorata che lo fa sembrare un papa, assistono al miracolo dell’ostia che sanguina. Molto bella la poderosa figura, in primo piano, vista da tergo dalla tunica bianca, il manto dorato cangiante e dai bei panneggi. A Bolsena, nel 1263, durante l’Eucaristia, apparve al sacerdote, che dubitava della trasformazione dell’ostia e del vino, un prodigio. L’ostia era diventata carne da cui stillava sangue. A seguito di questo miracolo, nel 1264, Urbano IV decretò la festa del Corpus Domini e venne edificato il Duomo di Orvieto, dove è conservato il reliquiario che contiene l’ostia. L’opera di Livio Agresti potrebbe anche raffigurare il miracolo dell’Eucarestia di Bagno di Romagna, accaduto nel 1412. Un monaco mentre celebrava la messa fu assalito dal dubbio sulla reale presenza di Cristo nell’Elevazione. Il vino si trasformò in sangue e cominciò a bollire, tanto da fuoriuscire dal calice e macchiare il corporale. La reliquia del miracolo venne inserita in una teca argentata. Nel giorno del Corpus Domini, a Bagno, si commemora l’evento con una festa ed una processione. Un miracolo eucaristico è quando vi è trasformazione dell’ostia consacrata in carne e/o del vino in sangue, oppure prodigi di vario genere che sarebbero legati ai Santi o anche guarigioni avvenute durante la processione con il Santissimo Sacramento ed altro ancora. La Chiesa cattolica riconosce come realmente accaduti numerosi episodi di questo tipo, la scienza ha invece proposto una possibile spiegazione, che coinvolge un diffuso batterio. Il dogma della Transustanziazione fu decretato dal papa nel 1215, il primo miracolo avvenne a Lanciano nel 700, l’ostia e il vino si mutarono in carne e sangue durante una messa celebrata da un monaco che dubitava della presenza reale di Cristo.

immagine: Miracolo dell’ostia di Livio Agresti

articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 19/01/2015