L’altra storia di Apollinare, il Santo di Longana

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Longana è un piccolo paese, a pochi chilometri da Ravenna, sulla strada che porta a Forlì. C’è un’antica pieve dei primi dell’XI secolo, intitolata a Sant’Apollinare, qui il Santo veniva a riposare e la leggenda narra che qui morì. All’interno vi è l’ultima opera, di Baldassare Carrari detto il Giovane (1460/1416), raffigura Sant’Apollinare con i Santi Rocco e Sebastiano. Le linee aspre, proprie del Carrari, svaniscono verso influssi di scuola veneta. San Sebastiano è struggente nella sua intensa sofferenza mitigata da un’inusuale leggiadria. Molti anni fa mentre seguivo un corso di volontariato sui beni culturali, chiesi a un insigne studioso se era possibile che Sant’Apollinare fosse morto a Longana, il prelato negò qualsiasi ipotesi, concludendo con:“Cosa doveva andare a fare Apollinare a Longana? Niente”. Occorre dire che gli studiosi si basano su scritti, lapidi, reperti ecc., ma se non siamo certi di ciò che è accaduto oggi, senza contare le diatribe ancora vive su fatti accaduti nell’ultima guerra, in cui una parte sostiene una cosa e la parte opposta la contesta, come facciamo ad esserlo in fatti accaduti duemila anni fa? Il nome di Longana deriva dal fatto che qui vi erano paludi dette Acqua Longa e ciò da una carta del 949, ma allora perché costruire qui una chiesa? Per caso ho scoperto che l’Anguana o Longana è il nome di una ninfa acquatica appartenente alla mitologia alpina, diffusa anche in Emilia-Romagna, è una fata che vive solo in acque dolci. Appurato che Longana  forse deriva dalla presenza di una fata… chi era costei? Fra il popolo dei celti c’erano i druidi, grandi sapienti, guaritori e conoscitori della natura, il loro addestramento durava più di vent’anni, e le  druidesse, al loro pari, anche se donne. le druidesse venivano chiamate anche fate. Il motivo per cui Sant’Apollinare veniva a Longana poteva essere quello di incontrare un’intelligenza e conoscenza pari alla sua, perche Apollinare era quasi certamente un druido. Apollinare veniva dalla Siria, dove esisteva una scuola pitagorica, sembra che i druidi fossero filosofi pitagorici, oltre che giudici, teologi, medici e profeti. Si nutrivano solo di vegetali, formaggio e pane e si vestivano di bianco. Professavano il bene, il culto della religione e il fuggire le azioni malvagie. Probabilmente i primi evangelizzatori del cristianesimo furono druidi convertiti.

immagine: Sant’Apollinare in Longana

 articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 16/03/2015