La fonte di giovinezza

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Lucas Cranach (1472/1553) detto anche il Vecchio, per distinguerlo dal figlio il Giovane, è uno dei principali interpreti del Rinascimento Tedesco, che è molto diverso dal nostro in quanto è influenzato dalla Riforma luterana. Cranach pur essendo un’artista mirabile, a differenza di quelli italiani che erano delle “star”riconosciute nel loro specifico campo, possedeva diverse attività imprenditoriali. Fu amico di Martin Lutero e si convertì al protestantesimo dedicandosi ai soggetti biblici che lo resero popolare in tutta Europa. Ma, c’è sempre un ma, nelle raffigurazioni femminili Cranach diviene erotico, celandosi dietro le figure mitologiche, rappresenta delle femmine conturbanti, nude e in bellavista con piccoli veli o grandi cappelli o gioielli che esaltano ancora di più la loro nudità e poi ti guardano scostumate negli occhi, sono antesignane delle donne provocanti di Klimt. Sono figure efebiche legate a un’idea di bellezza elegante e profondamente sensuale. Sia che tentino Adamo con una mela, che minaccino Oloferne con una spada, o siano la dea dell’amore, le sinuose veneri di Cranach, dalla pelle bianca come il latte e i piccoli seni ci guardano con malizia. Cranach non si allontanò mai dall’area danubiana, eccetto per un viaggio compiuto in Olanda, quindi impossibile trovare un collegamento con la Romagna, forse con Firenze che ospita alcuni suoi lavori, tra cui un’Eva che Hitler voleva a tutti i costi, eppure un filo c’è. Cranach oltre alle sensuali femmine e ai ritratti, ha dipinto anche la Fonte della giovinezza. La Fonte della giovinezza è una mitica sorgente simbolo d’immortalità e di eterna gioventù che appare nella mitologia medievale e classica di molte culture. Secondo la leggenda l’acqua della fonte, guarisce dalla malattia e ringiovanisce chi ci si bagna. Dove sia non si sa, forse che sia in Romagna? Grande attenzione vi è sempre stata nel nostro territorio per le sorgenti d’acqua, in particolare quelle ritenute curative. L’esempio più celebre è quello del Lago degli Idoli sul Monte Falterona che un tempo ospitava uno specchio d’acqua che doveva essere mantenuto da una sorgente sotterranea. Proprio la costante sorgente d’acqua dovette costituire motivo di venerazione, un vero e proprio culto delle acque, testimoniato dalla scoperta, nel 1838, di circa 650 statuette e centinaia di monete, armi, fibule, ecc., estratti dal lago che venne appositamente prosciugato, alcuni di questi reperti sono conservati  a Londra, a Parigi, a San Pietroburgo e a Baltimora. Anche nella zona della Foresta della Lama vi era una pozza d’acqua, una sorgente che veniva chiamata la “pozza della troia”, tale nome resiste anche oggi, al nuovo e più scientifico di “fonte solforosa”. Due modi di vedute diverse, uno tradizionale e cioè che la pozza dove andavano a bagnarsi e a bere i maiali era curativa, le persone che portavano gli animali là se ne erano accorti e usavano le acque anche per loro. La veduta scientifica ci dice che le acque solforose (sono quelle che puzzano di uovo sodo) sono ricche di zolfo assai benefico per il corpo umano. Nella tradizione popolare la frequentazione delle sorgenti curative non è mai venuta meno, fra le prove due ex voto conservati fino al 1982 nella chiesa di Bagno di Romagna e poi rubati:“Gitanti seminudi si gettano nella gelida pozza della scrofa”, secondo la leggenda erano curative per i reumatismi.  Le acque di Bagno di Romagna guarirono Santa Agnese dalla scabbia oggi curano la sterilità. A Badia Prataglia si trova una profonda grotta interessata da acqua sotterranea, è chiamata la Buca delle Fate… toponimo legato a leggende avvinte a una frequentazione antica “magica”. Ecco svelato il mistero della Fonte della giovinezza, le acque termali sono curative ancora oggi, figuratevi un tempo remoto, saranno state considerate magiche, l’ex voto di Bagno di Romagna e l’opera di Cranach si distingueranno per tecnica non certo per tema. Ricordo gli anni Ottanta, frotte di persone con vari acciacchi partivano per andare a fare le cure termali, erano persone un po’ in là con gli anni, ospitate in alberghi, il tutto sovvenzionato dalla “Mutua”… altri tempi.

immagine: particolare della Fontana della giovinezza di Lucas Cranach

articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 13/04/2015