IL GIARDINO DEI SEMPLICI

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Incastonato come una piccola perla nel piccolo centro di Bagnacavallo, piccola città d’arte, vicina a Ravenna, vi è un piccolo giardino, piccolo, piccolino e picciò. Il Giardino dei Semplici è anche conosciuto come Giardino degli Aforismi per le sue panchine in ferro battuto con aforismi di Leo Longanesi, che qui a Bagnacavallo nacque, inscritti sugli schienali. Secondo la tipica organizzazione dei giardini che un tempo numerosi abbellivano i palazzi e i conventi ubicati all’interno delle mura cittadine, l’orto è suddiviso in quattro aree: l’umbraculum, riservato allo svago e alla meditazione e perciò caratterizzato da piante rampicanti e da viti; il pomarium, destinato alla coltivazione degli alberi da frutto;  l’horteus holeorum, in cui si coltivano le piante destinate alla cucina; l’hortus sanitatis, ovvero l’orto officinale. Vi sono viti, alberi da frutto, rose, rampicanti, graminacee, leguminose, erbe officinali, erbe aromatiche e un vasto orto tradizionale. Vi sono anche i girasoli bianchi che non si trovano in Italia, essendo coltivati prevalentemente in Inghilterra, hanno raggiunto un’altezza superiore ai 4 metri, che rappresenta un record nel genere. Tra le piante officinali, va segnalata la presenza nel giardino del fiordaliso, e della valeriana. Gli alberi da frutto, le viti e le rose sono spesso di varietà molto antiche. Qualche aforisma di Longanesi inciso sulle panchine d’autore: “Tutto ciò che non so l’ho imparato a scuola”. “Uno stupido è uno stupido. Due stupidi sono stupidi. Diecimila stupidi sono una forza storica”. “Diffidate delle donne intellettuali: finiranno per rintracciare sempre il cretino che le capisce”. “E poi si resta soli con una bandiera stinta in pugno, in un vicolo chiuso, che sarà demolito dal piano regolatore”. “Le società si fondano sopra quella sorta di romantici che sulla seggiola coltivano la nostalgia di diventare pastori di cavalli in una steppa, mandriani in alta montagna, campanari in una chiesa di valle, frati in un convento del Caucaso, falegnami in un villaggio olandese, o guardaboschi nelle selve della California, e muoiono impiegati del catasto”.

 

immagine: Giardino dei Semplici (Bagnacavallo)

 articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna”