Gli illustri carcerati

Alessandro_Cagliostro_apotheosis_611px

Il Forte di San Leo, fu carcere di due uomini insoliti, uno nasce a Palermo: Giuseppe Balsamo, meglio noto con il nome di Alessandro conte di Cagliostro, massone, truffatore, alchimista? L’altro nasce a Meldola: il romagnolo Felice Orsini, un terrorista o un patriota? Cagliostro viaggiò per tutta l’Europa, affiliandosi a logge massoniche e fondandone una di rito egizio. A Parigi, è coinvolto nel noto scandalo della collana di Maria Antonietta e incarcerato alla Bastiglia.Riesce a dimostrare la propria innocenza, ma nel 1789 viene arrestato per ordine del Sant’Uffizio. Muore nel 1795 nella fortezza di San Leo. Pare che muoia lo stesso giorno che aveva previsto: il 27 Agosto 1795, a 52 anni, forse stremato dagli stenti o per strangolamento o per un pugno in testa datogli da un frate. Un paio di anni fa, una rivista esoterica dava la notizia dell’esistenza di un biglietto autografo di Cagliostro, scritto da Palermo, in cui questi chiedeva la grazia per Balsamo. Sia mai possibile che Cagliostro e Balsamo fossero due persone diverse e che Cagliostro non morì a San Leo? Felice Orsini era un patriota mazziniano, la sua breve esistenza fu intrisa di passione per l’Italia libera e di violenza, a 17 anni uccise un uomo. Nel 1844 con altri patrioti venne arrestato e rinchiuso nelle carceri di San Leo, qui ci fu un tentativo di evasione, perpetrato da altri affiliati che non volevano abbandonare i compagni. Orsini subì così un altro processo e fu trasferito in un nuovo carcere. Nel 1857 Orsini, ruppe con Mazzini e forse emotivamente disturbato, ideò l’assassinio dell’imperatore francese. Il 14 gennaio 1858, con alcuni complici gettò tre bombe contro la carrozza di Napoleone III che stava recandosi al Teatro dell’Opera di Parigi. L’attentato, che vide l’utilizzo di particolari ordigni esplosivi definiti “Bombe Orsini” (bombe con innesco a mercurio fulminante, riempite di chiodi e pezzi di ferro), causò la morte di 8 persone ed il ferimento di altre 156, mentre Napoleone III rimase illeso. Napoleone III era considerato da molti patrioti italiani, il vero colpevole della caduta della Repubblica Romana nel 1849, per cui meritava la morte. Ironia della sorte, dopo l’attacco di Orsini, (o forse per timore del moltiplicarsi degli Orsini) Napoleone, dichiarò  guerra all’Austria nel 1859, da cui seguì l’indipendenza italiana. Orsini finì ghigliottinato.

immagine: Cagliostro

Articolo già pubblicato sul quotidiano “La Voce di Romagna” il giorno 24/08/1958