Gli ex voto sul Monte

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L’imponente complesso dell’abbazia di Santa Maria del Monte, è uno dei nomi con cui comunemente si indica la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, sorge sul colle Spaziano, a Cesena. La Basilica è a pianta rettangolare, ad unica navata, con sette cappelle laterali; la navata e il  presbiterio sono su livelli differenti, collegati fra loro da uno scalone centrale, affiancato da due laterali discendenti verso la cripta. La cupola fu  opera di Francesco Morandi detto il Terribilia, chiamato così dopo la costruzione dell’Archiginnasio a Bologna, che ornò con finestre dai terrificanti mascheroni antropomorfi e animaleschi. La decisiva trasformazione della Basilica di Santa Maria del Monte nel corso del sec. XVI, non fu determinata solo da esigenze architettoniche, ma anche per sancire fermamente il culto alla Madonna (le spoglie del patrono San Mauro furono traslate da questa abbazia alla cattedrale). Il fabbricato comprende la chiesa e il  monastero con due chiostri. Nella navata ogni cappella è abbellita da varie decorazioni, anche pittoriche, tra cui una “Annunciazione” di Bartolomeo Coda e una bella pala di Francesco Francia: “Presentazione di Gesù al Tempio”. Lungo tutto il fregio della navata, in una fascia continua, gli affreschi di Girolamo Longhi, quattordici scene della Vita di Maria, intercalate da angeli, profeti e sibille. Dietro l’altare maggiore vi è un bellissimo coro ligneo con rappresentazioni di personaggi biblici o allegorici. Il patrimonio unico e speciale conservato nella basilica è rappresentato dalla raccolta degli ex voto alla Madonna. Si tratta di oltre 690 tavolette dipinte in varie epoche, raccolte in 14 bacheche. Gli ex voto che potremmo definire naif, presentano scenari diversi, salvataggi da cavalli imbizzarriti, da nubifragi, incarcerazioni, alluvioni, incendi, cadute, travolgimenti da alberi, rovesciamenti di carri, inondazioni, cadute dalla scala e poi tanti ammalati e morenti, innumerevoli scenette di catastrofi con cui si chiede grazia. Alcuni un po’ infantili di mano inesperta, altri ben dipinti, vi si riconosce il pennello di un artista, ma tutti ugualmente importanti per capire un po’ di più la storia e le vicissitudini dell’epoca. Si va dalla malattia di un uomo del Quattrocento, a un incidente tra una Vespa e un’automobile; a Cesena, questa tradizione è iniziata nel XV secolo e continua ancora oggi. Ex voto è una locuzione latina, si potrebbe tradurre“da promessa fatta”, dono offerto, in questo casa alla Madonna, per grazia ricevuta o in adempimento di una promessa fatta, indipendentemente dal risultato sperato. Vi sono ex voto riconducibili a fatti avvenuti, altri dalla  descrizione oscura. Uno raffigura la comunità di Cesena in festa, che accoglie il Papa in visita alla città, che va loro incontro. L’evento raffigurato è la recente visita del Pontefice alla Romagna e alla città di Cesena ove soggiornò, nel monastero benedettino. Un altro dipinto raffigura gli internati in un campo di concentramento dell’ultima guerra mondiale. Un altro presenta una carrozza mentre precipita, con tutti gli occupanti, nel porto canale di Cesenatico davanti alla chiesa parrocchiale. Poi l’immagine di  una sala operatoria in cui è in corso un intervento chirurgico. Sullo sfondo le “due torri” identificano il luogo con Bologna. E poi una palla di cannone centra una casa e sfiora una donna che sta per chiudere una finestra. O ancora, due velieri finiscono contro gli scogli e stanno per inabissarsi. Alcuni uomini cercano di guadagnare la riva su delle scialuppe mentre altri due, sulla riva, attendono l’arrivo dei compagni. Veri e propri sguardi su un passato più o meno remoto, molte pagine della storia locale sono state scritte grazie alle immagini giunte fino ai giorni nostri. C’è anche l’ex voto dedicato al famoso ciclista Marco Pantani. Il campione si erge sulla bicicletta con la maglia e la bandana rosa in testa, si volge indietro a guardare la Madonnina che veglia su di lui, con questa scritta: “Perché non cadiamo nell’abisso della disperazione, perché non affondiamo nelle sconfitte, Dio ci ha messo nel cuore il sentimento dell’amicizia. Agosto 2001”

immagine: ex voto

articolo già pubblicato sul quotidiano “La voce di Romagna” il giorno 21/09/2015